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Bonus edilizi 2025: le agevolazioni per ristrutturare casa

8 min di lettura
_ASE2379.jpgMarene - renovation of kids room, Italy
Anche nel 2025 sono attive vantaggiose agevolazioni fiscali per ristrutturare casa. Vediamo quali sono i bonus disponibili, le novità più importanti sulle percentuali di detrazione - del 50% o del 36% - e i nuovi massimali per i redditi più alti.
Punti chiave
 1. Il Bonus ristrutturazioni, l’Ecobonus e il Sismabonus

Sono le tre agevolazioni principali, al 50% per i lavori nelle prime case e al 36% per le seconde case e successive.

 2. Fine del Superbonus

Il Superbonus è scaduto il 15 ottobre 2024. Uniche eccezioni per le quali resta attivo sono le zone terremotate e i condomìni che, entro quella data, avevano presentato i permessi richiesti per avviare i lavori.

 3. Bonus mobili e Bonus barriere architettoniche

Sono rimasti attivi senza modifiche il Bonus mobili al 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza e il Bonus barriere architettoniche.

Quali bonus rimangono nel 2025?

I bonus edilizi 2025 rappresentano un’importante opportunità per chi vuole ristrutturare casa, recuperando parte delle spese grazie a queste agevolazioni fiscali. Nel 2025 alcune misure sono state confermate, altre ridotte o modificate.

Sono attivi quest’anno, anche se modificati:

  • il Bonus ristrutturazioni
  • l'Ecobonus
  • il Sismabonus.

Sono confermati con le stesse caratteristiche del 2024:

  • il Bonus mobili
  • il Bonus barriere architettoniche.

Bonus ristrutturazioni 2025: cos'è e quali vantaggi offre

Tra le tante agevolazioni per ristrutturare casa nel 2025, partiamo dal classico Bonus ristrutturazioni. La novità di quest’anno - che come vedremo riguarda anche altri due bonus casa 2025 - è la diversa percentuale di detrazione tra i lavori di restauro nella prima casa, al 50% e quelli nella seconda casa e abitazioni successive, al 36%.

In sostanza il Bonus ristrutturazioni resta al 50% solo per i lavori nell’abitazione principale.

Restano invariati i tipi di lavori ammessi sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, e sulle loro pertinenze:

  • manutenzione straordinaria
  • opere di restauro
  • risanamento conservativo
  • ristrutturazione edilizie.

Gli interventi di manutenzione ordinaria sono detraibili con il Bonus ristrutturazione solo se riguardano parti comuni di edifici residenziali.

Altri lavori incentivabili con il Bonus ristrutturazioni 2025 sono gli interventi necessari alla ricostruzione dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, e quelli relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali.

Il limite di spesa massimo per questa detrazione è di 96.000 euro. L’agevolazione verrà poi corrisposta sotto forma di sconto fiscale in 10 rate annuali di pari importo.

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Ecobonus 2025

L’Ecobonus 2025 è il bonus edilizio che ha subito una maggiore rivoluzione: fino allo scorso anno le percentuali di detrazione differivano tra lavori più pesanti e lavori minori, da quest’anno vengono incentivate le riqualificazioni energetiche nella prima casa con il 50% e nelle abitazioni successive con il 36%.

I lavori previsti per ottenere l’Ecobonus 2025 e relativi massimali di spesa sono:

  • acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi (massimale 60.000 euro)
  • acquisto e posa in opera di schermature solari (60.000 euro)
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A, esclusi dal 2025 gli impianti solo a gas (30.000 euro)
  • interventi riguardanti miglioramento dell’isolamento di tetto e pavimenti (60.000 euro)
  • installazione di pannelli solari (60.000 euro)
  • riqualificazione energetica globale (massimale 100.000 euro)
  • acquisto e posa micro-cogeneratori (massimale 100.000 euro)
  • interventi su parti comuni dei condomini (40.000 euro)

L’Ecobonus può essere richiesto da tutti i contribuenti, anche i titolari di reddito di impresa. Le stanze su cui avvengono gli interventi di riqualificazione energetica devono avere già un impianto di riscaldamento fisso e funzionante.

Anche questa detrazione fiscale viene corrisposta sotto forma di sconto IRPEF o IRES in 10 rate annuali, di pari importo.

Superbonus 2025: cosa cambia?

In tanti se lo chiedono: chi può accedere al Superbonus 2025? In realtà, ufficialmente il Superbonus quest’anno è attivo solo ed esclusivamente per gli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024, risulti:

  • presentata la CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata)
  • adottata la deliberazione dell’assemblea del condominio che ha approvato l’esecuzione dei lavori e presentata la CILA se gli interventi sono effettuati dai condomìni
  • presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione.

Altra eccezione, fino al 31 dicembre 2025, il Superbonus nelle aree terremotate (nei comuni per i quali sia stato dichiarato lo stato d’emergenza dal 1° aprile 2009), per i quali sarà fruibile con l’aliquota originaria del 110%, sempre sotto forma di detrazione IRPEF.

In tutti i casi che non rientrano nelle condizioni che abbiamo appena visto, il Superbonus nel 2025 è ufficialmente scaduto.

Bonus mobili 2025 e il nuovo Bonus elettrodomestici

I bonus edilizi 2025 prevedono anche una bella riconferma: si tratta del Bonus mobili collegato al Bonus ristrutturazioni. In questo caso nulla cambia rispetto al 2024: anche quest’anno puoi detrarre il 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica), finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione (e per il quale usufruisci del Bonus ristrutturazione).

Questa detrazione fiscale 2025 non distingue i lavori nelle prime o seconde case: in entrambi i casi potrai detrarre il 50% delle spese fino a 5.000 euro e ti verranno restituite come sconto fiscale in 10 rate annuali di uguale importo.

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto, inoltre, un nuovo bonus per l’acquisto di elettrodomestici, non collegato a un intervento di ristrutturazione. Si tratta di un contributo variabile da 100 a 200 euro, che può coprire al massimo il 30% delle spese sostenute.

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Sismabonus: bonus interventi antisismici

Il Sismabonus è un altro degli incentivi fiscali che ha subito un forte ridimensionamento rispetto agli anni precedenti. Nel 2025 non ci sono più particolari premialità per le zone a rischio sismico elevato.

Ricordiamo che il Sismabonus è una misura fiscale che promuove gli interventi di adeguamento, miglioramento e ristrutturazione sismica, in zone sismiche ad alta pericolosità.

Dal 2025 l’unico distinguo, come per l’Ecobonus e il Bonus ristrutturazioni, è collegato al fatto che l’adeguamento sismico riguardi la prima casa, e in questo caso si ottiene la detrazione fiscale del 50%; se i lavori di adeguamento sismico riguardano la seconda casa si ottiene invece una detrazione più bassa, del 36%. Non sono più previste percentuali di detrazione più elevate per le Zone 3 - considerate a più elevato rischio sismico - né sono più presenti distinguo tra riduzione di 1 o 2 classi di rischio sismico.

In pratica gli interventi potranno beneficiare del 50% o 36% anche se daranno come risultato una lieve riduzione del rischio sismico, senza far passare l’edificio a una classe di rischio sismico inferiore.

Il massimale di spesa detraibile resta di 96.000 euro e verrà recuperato in 10 rate annuali di pari importo.

Bonus mutui under 36

ll Bonus prima casa under 36, destinato a favorire l'indipendenza abitativa dei giovani con età inferiore ai 36 anni e un ISEE non superiore a 40.000 euro, offre fino al 31 dicembre 2027 l'accesso agevolato al Fondo di garanzia per la prima casa, con una copertura dell'80% sui mutui.

Per gli under 36 che acquistavano una "prima casa" il bonus includeva anche una serie di vantaggi fiscali (per esempio un credito d’imposta per l’importo dell'IVA corrisposta al venditore), scaduti però il 31 dicembre 2024. Dal 1° gennaio 2025 non sono più stati rinnovati questi benefici fiscali.

Bonus barriere architettoniche al 75% anche nel 2025

Il Bonus barriere architettoniche è stato prorogato al 2025 senza novità. La Legge di Bilancio per il 2025 conferma, infatti, la scadenza già fissata al 31/12/2025 senza tagli all’aliquota originaria del 75%.

A partire dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2025, il bonus è disponibile solo per gli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche riguardanti:

  • scale
  • rampe
  • ascensori
  • servoscala
  • piattaforme elevatrici.

Il D.L. 212/2023 ha escluso dall’ambito di applicazione del Bonus barriere architettoniche le spese per interventi di eliminazione di barriere architettoniche aventi per oggetto infissi, pavimenti, servizi igienici e gli interventi di automazione degli impianti.

Il Bonus barriere architettoniche prevede una detrazione fiscale del 75% delle spese sostenute, ripartita in 10 quote annuali di pari importo e calcolata su un tetto massimo di spesa pari a:

  • 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità immobiliari indipendenti con accessi autonomi
  • 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari plurifamiliari che vanno da un minimo di 2 a 8 unità
  • 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari in edifici condominiali con più di 8 unità.

Questa detrazione viene rimborsata in 5 rate annuali di pari importo.

Massimali per redditi alti

Un’altra novità di quest’anno è l’introduzione dei massimali per redditi alti: per chi ha un reddito tra 75.000 euro e 100.000 il limite massimo per le spese detraibili è di 14.000 euro. Per redditi superiori a 100.000 euro, il massimale scende a 8.000 euro.

I massimali vanno poi moltiplicati per un coefficiente che dipende dal numero di figli a carico.

Bonus casa 2025: tabella riassuntiva

Bonus

Percentuale di detrazione Ambiti di applicazione Importi massimi Massimali per reddito Recupero della detrazione
Bonus ristrutturazioni 50% o 36% Prima casa o seconda casa/altro immobile Massimo 96.000 euro
  • Per redditi tra 75.000 euro: importo base del massimale 14.000 euro
  • Per redditi oltre 100.000: importo base del massimale 8.000 euro. Agli importi base vanno applicati i coefficienti per i figli a carico             
In 10 quote annuali
Ecobonus 50% o 36% Prima casa o seconda casa/altro immobile Varia seconda del tipo di lavori In 10 quote annuali
Bonus mobili 50% Tutti gli immobili. Collegato al Bonus ristrutturazioni Massimo 5.000 euro In 10 quote annuali
Sismabonus 50% o 36% Prima casa o seconda casa/altro immobile Massimo 96.000 euro In 10 quote annuali
Bonus barriere 75% Tutti gli immobili Case singole: fino a 50.000 Condomi ni da 2 a 8 unità; fino a 40.000 Condomi ni oltre 8 unità: 30.000 euro   In 5 quote annuali

Autore

Il Team Editoriale VELUX

Data di pubblicazione

mar 10, 2025

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