Bonus fiscali per finestre da tetto: sostituire e risparmiare

Come funzionano le detrazioni e quali sono i vantaggi
Sostituire le finestre con i bonus energetici fino al 2024
Per poter beneficiare delle detrazioni fiscali devi rientrare in uno di questi due casi: l’Ecobonus1 per le sostituzioni o il Bonus Casa2 per le sostituzioni o ristrutturazioni.
Al primo, hai diritto in tutti i casi in cui c’è un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio; al secondo, puoi accedere quando fai interventi di ristrutturazione più ampi, come ad esempio il recupero del sottotetto.
Cosa puoi detrarre?
Ecco nel dettaglio le spese che sono detraibili con entrambi i Bonus fiscali:
- il costo delle finestre,
- il costo delle schermature solari (solo per Ecobonus, MAI per Bonus casa),
- il materiale necessario per la posa,
- le spese professionali,
- la manodopera,
- l’IVA.
Sostituisci con il Bonus sostituzione finestre
Se stai pensando di sostituire i tuoi vecchi lucernari con finestre per tetti di nuova generazione, senza fare altri lavori di ristrutturazione, puoi usufruire dell’Ecobonus che prevede dei benefici fiscali fino al 50%. L’obiettivo di questo bonus è premiare gli interventi che migliorano l’efficienza energetica degli edifici. Uno dei più importanti è proprio la sostituzione delle finestre per tetti.
Puoi, per esempio, cambiare le tue vecchie finestre con nuovi modelli VELUX e aggiungere una tapparella o una tenda esterna per isolare dal caldo, e recuperare così fino al 50% di quanto spendi.
Leggi le notizie aggiornate sugli incentivi fiscali 2025 per la sostituzione delle finestre.
Sostituisci con il Bonus sostituzione finestre
Se stai trasformando il sottotetto in una mansarda e decidi di sostituire le finestre per tetti o installare nuovi lucernari creando un nuovo foro, puoi usufruire dei benefici fiscali per lavori di ristrutturazione. Con il cosiddetto Bonus ristrutturazioni recuperi fino al 50% della spesa per lavori e materiali. Si tratta di una detrazione dall’imposta lorda IRPEF del 50% sulle spese sostenute per gli interventi di ristrutturazione di edifici residenziali esistenti.
Attenzione: ci sono delle limitazioni sulle categorie catastali.
Quali vantaggi con il Bonus ristrutturazioni:
- Puoi detrarre effettivamente il 50% di tutte le spese sostenute
- Non hai tetti di spesa al mq
C’è un limite di spesa?
Il tetto massimo della detrazione complessiva per la ristrutturazione, inclusa la sostituzione di finestre, è di 96.000 euro.
All’interno di questo importo, le finestre hanno dei tetti di spesa rimborsabili al mq, che variano in base alla zona climatica in cui si trova l’immobile (fatta eccezione per importi superiori a €10.000).
Se cerchi informazioni aggiornate consulta il nostro articolo completo: Bonus Ristrutturazioni 2025.
Ricapitolando: come ottenere i vantaggi fiscali per finestre
Se i lavori che stai effettuando rientrano nell’Ecobonus o nel Bonus Casa per le ristrutturazioni, puoi recuperare fino al 50% della spesa con un rimborso fiscale in 10 anni.
Ricorda inoltre, che per gli interventi in Bonus casa, superiori a €10.000 è prevista l’emissione dell’asseverazione per la congruità dei prezzi che compete al tecnico che ha redatto il titolo abilitativo comunale (SCIA, CILA).
Il tipo di intervento (edilizia libera o soggetto a titolo edilizio) non è definito dal venditore o dal committente, ma dalla tipologia dei lavori da eseguirsi. In caso di dubbi, il committente deve informarsi presso il proprio Comune.
Salvo diverse interpretazioni del Comune, l’intervento di sostituzione di serramenti (interni o esterni) è edilizia libera (DM 02-03-2018).
Per le normative attuali e tutte le novità del 2025 sulle agevolazioni fiscali, consulta i nostri articoli aggiornati su Ecobonus, Bonus Ristrutturazioni e Bonus edilizi 2025.
Fonti
1. Decreto-Legge 4/06/2013 n. 63, convertito, con modificazioni, in Legge 3/08/2013 n. 90 **DPR del 22/12/ 1986 n. 917
2. Decreto-Legge ai sensi dell’art. 16 DPR 917/86 (Intervento di manutenzione ordinaria o straordinaria [(i.e., lettere a) e b) dell’art. 3, d.p.R. n. 380/2001), realizzati su fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata oppure Interventi di restauro, di risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia (i.e., lettere c) e d) dell’art. 3, d.p.R. n. 380/2001) realizzati su fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata]