Park Associati: la tridimensionalità della materia
Park Associati è uno studio di architettura, interni e design con sede a Milano. Foto: Nicola Colella.
La materioteca dello studio Park Associati è un laboratorio dove gli architetti possono toccare con mano le varie tipologie di materiali. Foto: Nicola Colella
Come studiare la giusta relazione fra i materiali per il progetto e la luce? Quali sono le caratteristiche tecniche da tenere in considerazione?
Nella relazione tra gli interni e la luce, dal punto di vista dei materiali, entra in gioco il grado di traslucenza – cioè la capacità di far passare la luce e diffonderla – e di conseguenza la capacità stessa del materiale di assorbire la luce. Ai fini di ottenere un risultato efficace, è importante anche valutare il tipo di illuminazione, che sia naturale o artificiale, e come la stessa incide sulle superfici, se in zenitale o con una diversa inclinazione.
Quali sono i materiali naturali maggiormente capaci di valorizzare la luce naturale e quali quelli di sintesi?
Un modo di valorizzare la luce è quello di renderla percepibile attraverso la generazione di ombre. Nella scelta dei materiali va considerata la texture o grana superficiale che conferisce loro un grado di tridimensionalità, al di là della loro origine, sulle cui asperità la luce possa creare contrasto: ad esempio legni sabbiati o pietre naturali o artificiali bocciardate.
Ha dei consigli progettuali da dare a chi deve scegliere i materiali per ciascuna stanza della casa in relazione alle necessità legate all'uso della luce?
Il concept di progetto di spazi abitativi parte da considerazioni relative alla scelta dei materiali e allo studio dell’illuminazione che mirano alla coerenza e all’ottenimento della migliore resa in termini di vivibilità e benessere. Nello specifico di ogni progetto, gli spazi domestici devono essere accoglienti e rigeneranti, la scelta dei materiali e l’effetto della luce su di essi devono essere funzionali a tale scopo.
Alla luce della sempre più evidente necessità di spazi fluidi all’interno della casa, è preferibile prediligere materiali ‘trasversali’, come il legno e le pietre, per spazi come la zona living che occasionalmente può essere fruita come uno spazio di lavoro. La cucina è ormai sempre più spesso relazionata alla zona dining, la luce deve essere tecnica dove si prepara il cibo ed accogliente dove lo si consuma, quindi i materiali devono essere pensati per rispondere a queste diverse funzionalità degli spazi, così che la luce si relazioni con essi in modo appropriato ed efficiente. Trasversalità e coerenza sono alla base del nostro approccio progettuale in ambito di spazi abitativi.
Quali sono i materiali più cangianti se a contatto con la luce naturale?
Sono tutti quei materiali che hanno una trama ed un ordito, ad esempio tessuti, superfici lavorate e satinate come pietre e metalli.
Quali, invece, ne patiscono la presenza perché ne 'rovina' la superficie?
Generalmente tutti i materiali e le superfici vengono rovinate se non illuminate correttamente. Le superfici lucide o comunque non levigate patiscono però maggiormente un’illuminazione non corretta.