Visita allo studio creativo dell'artista Jakob Oksbjerg

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L'idea di creare uno spazio ideale dove lavorare e sperimentare la sua arte ha portato Jakob Oksbjerg, artista multidisciplinare danese, a convertire il sottotetto di un vecchio fienile nel suo studio personale. Ed è proprio qui che l'artista, circondato da pigmenti colorati, manufatti e musica, dà vita al suo processo creativo.

Visitando questo spazio, basta poco per farsi un'idea di come l'ambiente di lavoro progettato dall'artista favorisca la creatività e l'ispirazione.

Una persona seduta su uno sgabello con il volto oscurato da una pixelazione. Dietro di lei, c’è un dipinto colorato con forme geometriche, tra cui cerchi e quadrati, con una combinazione di colori diversi. L’ambiente sembra essere interno, con strutture in legno che potrebbero far parte delle pareti o dei mobili.
Chi è Jakob Oksbjerg
Jakob Oksbjerg è un artista visivo multidisciplinare danese. La sua espressione artistica, pur incentrata principalmente sulla pittura, include anche la scultura, le opere tessili e il disegno a matita. Nelle sue esposizioni ha presentato dipinti che esplorano l'uso di pigmenti colorati e collante, includendo anche elementi che richiamano il mondo del tessile. Il suo studio privato si trova all'interno dell'azienda agricola di famiglia, immersa nei meravigliosi paesaggi rurali vicino a Faxe, in Danimarca.

Il tuo studio è uno spazio di lavoro all'insegna della creatività. Quali sono gli aspetti che hai preso in considerazione per realizzarlo?

"All'inizio c'erano solo un fienile e un sogno", afferma Jakob. "Benché alcuni spazi fossero vincolati dalla struttura dell'edificio, volevo che entrasse quanta più luce naturale possibile. Ho esplorato diversi approcci per cercare di creare un ambiente ben illuminato, senza però far entrare troppa luce solare diretta".

"Inizialmente volevo installare delle porte in vetro per fare entrare più luce, ma alla fine i sogni hanno dovuto scontrarsi con la realtà, in particolare per quanto riguarda l'aspetto economico del progetto. Ho quindi optato per una soluzione più semplice con finestre sul tetto. Oggi non credo neanche che ci sia bisogno delle porte in vetro aggiuntive che tanto desideravo".

In che modo la luce naturale influisce sullo spazio?

"La luce naturale è molto importante. Ho progettato questo spazio con l'idea di fare entrare quanta più luce naturale possibile, evitando al contempo troppa luce solare diretta", racconta Jakob.

"Quasi tutte le mie scelte a livello di progettazione e costruzione riflettono l'intenzione di utilizzare lo spazio come studio artistico. I materiali, la configurazione della stanza, l'illuminazione e la posizione delle finestre sul tetto rispecchiano perfettamente lo scopo".

Foto di Maja Karen

In che modo l'ambiente dello studio influisce sul tuo processo creativo?

"Il mio studio è il luogo dove lavoro e sperimento con la pittura, il disegno, il cucito e la scultura. Lo spazio influisce sul mio lavoro a vari livelli: l'ampiezza della stanza e la flessibilità degli interni giocano un ruolo fondamentale nel determinare le dimensioni delle mie creazioni. Lo stesso vale per la quantità di opere e per gli esperimenti che posso fare contemporaneamente. Anche gli elementi visivi, sonori e olfattivi dello spazio influiscono sul mio lavoro, ma più a livello di subconscio, in una sorta di dialogo fisico con lo spazio".

Qual è l'area o la caratteristica che preferisci del tuo studio?

"Mi piace molto il mio tavolo da lavoro, che uso sempre. Anche se è pesante, ha le ruote e quindi può essere spostato facilmente. Qui ripongo praticamente tutti gli strumenti e i materiali che utilizzo. Il piano non serve solo per lavorare, ma anche per mescolare i colori o appoggiare contenitori, pennelli e tazze per il caffè".

Foto di Maja Karen

Ti occupi di pittura, scultura, opere tessili e disegno a matita. Come descriveresti il tuo modo di lavorare con queste forme di espressione diverse?

"Il mio lavoro consiste nello sperimentare diversi materiali per dare vita alle mie idee. La mia ricerca espressiva ha tanti volti, anche se di solito si tratta di esperimenti intrisi di una narrativa derivata dalla mia esperienza umana e da suggestioni di carattere storico e spirituale".

Cosa ha plasmato il tuo percorso, portandoti a diventare un artista di professione?

"Ho sempre disegnato, cercando di dare ai miei pensieri un'espressione visiva. Da bambino cucivo con mia mamma, lavoravo il legno insieme a mio padre e disegnavo con mio fratello", afferma l'artista.

"Andare a scuola non mi piaceva, è stato terribile. Però da questa situazione ho imparato che dovevo fare le cose a modo mio e alle mie condizioni. Ho iniziato a dipingere da adolescente e per un po' ho pensato che questa fosse la mia strada. Ma tutto è cambiato quando ho iniziato a lavorare come apprendista presso uno studio di grafica".

"Ho appreso rapidamente a utilizzare la comunicazione visiva e il mio stile artistico si è evoluto lavorando con persone e progetti che mi hanno permesso di acquisire competenze specifiche di mio interesse. Ho percorso molte strade e mi sono cimentato in tutti i tipi di opere visive. Poi, dieci anni fa, ho conosciuto Jakob Steen, artista con cui ho stretto subito amicizia e che ha riacceso in me la passione per la pittura. Da quel momento, la mia predilezione è passata gradualmente dalla grafica alla pittura come espressione artistica".

"La luce naturale è molto importante. Ho progettato questo spazio con l'idea di fare entrare quanta più luce naturale possibile".

Autore

Il Team Editoriale VELUX

Data di pubblicazione

ago 2, 2024

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ex fienile diventa studio creativo jakob oksbjerg